Ep.24/24 – L’intervista realizzata con De Andrè nel 1983 per Videolina, un documento da conservare gelosamente

Ep.24/24 – L’intervista realizzata con De Andrè nel 1983 per Videolina, un documento da conservare gelosamente

Dedicato a Faber,
poeta indimenticabile

Hotel Supramonte è la canzone che Fabrizio De Andrè ha scritto per raccontare la vicenda del sequestro condiviso con la compagna Dori Ghezzi dall’agosto al dicembre del 1979. Rispetto ad analoghe storie, le indagini hanno portato in pochi giorni all’arresto dei rapitori. Il processo di conseguenza si è svolto in tempi brevi nei primi mesi del 1983.
Ai primi di marzo riuscii a stabilire un contatto con il cantautore e gli proposi un’intervista-speciale per Videolina. Fu gentilissimo. Ci accordammo e il 6 marzo la realizzammo a L’Agnata, la sua tenuta a valle di Tempio:


INTERVISTA MESSA IN ONDA DA VIDEOLINA NEL 2018 NELLA RUBRICA “RITRATTI” CURATA DA ANDREA FRAILIS

Dori Ghezzi l’ha voluta inserire nell’opera Faber, un cofanetto distribuito nel 2011, che contiene 14 dvd e un libro. La troverete nel Dvd 7, dedicato a tematiche su “L’anarchia”. Nel 2018 è stata riproposta da Videolina in due puntate nella rubrica “Ritratti” curata da Andrea Frailis.

Con questo pezzo pregiato si chiude il mio Diario di un cronista di periferia. Spero sia stato di vostro gradimento. Se non l’avete già fatto, potete ancora esprimere un giudizio sull’opera.

Grazie a voi tutti e a Faber in particolare per averci lasciato un tesoro immenso e ineguagliabile di canzoni-poesie.

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2 Replies to “Ep.24/24 – L’intervista realizzata con De Andrè nel 1983 per Videolina, un documento da conservare gelosamente”

  1. Grazie Gibi per queste preziose testimonianze. Ho scoperto tanti aspetti della società, della politica e dell’editoria sarda degli ultimi anni. Raccontati con semplicità e accuratezza. Nel tuo stile. Aspettiamo altri “Diari”. Un abbraccio.

  2. Delle non molte interviste concesse da Fabrizio de André e disponibili in rete, questa è sicuramente una delle più belle, più sincere e spontanee. L’uomo e la sua sensibilità, l’artista e il suo pensiero emergono chiaramente nitidi, sullo sfondo della natura e della terra sarde. Grazie al giornalista che ci ha dato il piacere di disporre di questa toccante e preziosa testimonianza.
    Claudio Burdese

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